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Titoli

Non mi sono mai piaciuti i titoli, li ho sempre ritenuti un’anomalia tutta italiana. A parte pochissime circostanze, che si possono contare sulle dita di una mano, mi sono sempre presentato come Ugo Lopez e, se riesco, mi faccio dare del tu da tutti quanti, grandi e piccini :-). Certo, sul mio biglietto da visita c’è il mio titolo, così come sul mio cv e sulla mia firma in calce alle mail di lavoro: ovviamente il fatto di essere laureato fa aumentare le mie possibilità lavorative, sarebbe sciocco fare diversamente. Quando chiamano in ditta e non rispondo io vengo presentato con il mio titolo ma, a dirla tutta, non me ne frega niente!

Recentemente, però ho scoperto che c’è un titolo al quale tengo moltissimo. Parlavo con Marilena, la mia compagna. Sottiletta dormiva nel lettino, Dodò vedeva in TV “Tisca Tusca Topolino”, completamente assorto ad imparare la danza per chiamare la mappatopola. Ad un certo punto Marilena mi chiede un qualcosa del tipo (non lo ricordo bene): “Ugo, ti piace il pranzetto di oggi?”. Giovanni perde immediatamente tutta la sua concentrazione e, guardandola male, le dice secco: “Non è Ugo! E’ PAPA’ Ugo!”. Cerca un cenno di assenso (che gli fornisco immediatamente) e si immerge di nuovo nel suo cartone animato preferito.

Non era ovviamente la prima volta che Giovanni mi chiamava papà ma questa sua frase mi ha fatto molto riflettere. Forse chi non è genitore non capirà, forse anche molti padri non capiranno ugualmente (tra le persone che mi sono vicine ci sono tantissimi padri completamente anaffettivi) però il mio petto si è riempito di orgoglio. Per Giovanni non sono semplicemente Ugo, sono papà Ugo, e guai a chi non riesce a capire l’importanza di questo titolo. Chiunque sia, mamma Lena inclusa. Non importa cosa stia facendo, quanto sia concentrato, nessuno deve permettersi di togliere il titolo a papà Ugo. Perché papà Ugo è il suo papà e niente e nessuno può cambiare per lui questa cosa.

Per cui, miei pochi lettori, non azzardatevi più a chiamarmi semplicemente Ugo perché potrei arrabbiarmi anche io, ci tengo…

2 thoughts on “Titoli

  1. Cosimo says:

    Di conseguenza però chi risponde in ufficio dovrebbe dire: “Ufficio Papà Ugo con chi parlo?” perchè se dovesse per caso passare Giovanni dall’ufficio (immagino lo faccia spesso) e dovesse sentir rispondere al telefono potrebbe riprendere anche i tuoi dipendenti! 😉

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  2. Ugo Lopez says:

    Al telefono si risponde con “Ugolopez.it buongiorno”, quindi il problema non c’è :-).

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