Skip to content

Memento audere semper

E’ un pò che non aggiorno il blog, ho poco tempo e molti impegni in questo periodo. A dire il vero, non avrei tempo neanche adesso di aggiornarlo ma quello che ho visto ieri ha, a mio avviso, dell’incredibile. Tornavo da Foligno a Perugia a metà pomeriggio su un treno regionale, in servizio da Foligno a Terontola. Il treno era piccolino, 2 o 3 carrozze incluso il locomotore (che conteneva anche passeggeri). Ero un pò stanco, sono salito e mi sono messo a sedere. Dopo un minuto salgono tre signori con la divisa di Trenitalia ma con un particolare inquietante: sul braccio avevano una fascia (fortunatamente non nera…) con su scritto “CONTROLLO ANTIEVASIONE”. Già la cosa era abbastanza anomala, sembrava quasi  intimidatoria. Uno dei tre viene verso di me. Mi chiede il biglietto, glielo mostro, lo verifica assai minuziosamente (valore di € 2,55 fino a Perugia…non so se si arriva a 3 € fino a Terontola) e me lo porge nuovamente ringraziandomi. Distrattamente rimetto il biglietto in tasca. E’ allora che noto la presenza di tre agenti della Polfer, uno dei quali accanto a me. Scherzando gli dico: “Adesso i controllori hanno bisogno della scorta”. Lui mi guarda, un pò seccato, mi risponde che i controllori corrono dei rischi e che loro sono lì per aiutarli. Allora era vero! E io scherzavo solamente! Mentre penso a questo, ci fermiamo ad Assisi. Sul treno sale un ragazzo, probabilmente straniero, carnagione scura, mulatto. Un controllore lo avvicina rapidamente e gli chiede il biglietto. Il ragazzo lo fornisce. Il controllore lo guarda e gli dice che non si riesce a leggere la data dell’obliterazione. Il ragazzo, probabilmente per non aver capito la parola obliterazione, risponde allo sguardo con aria interrogativa. Un poliziotto si avvicina, sguardo minaccioso, mano accanto al calcio della pistola. E’ in quel momento che noto che tutti e tre gli agenti Polfer hanno la fondina slacciata (ripeto, per un biglietto da massimo tre euro). Il ragazzo si fa timoroso e fa notare al controllore che il biglietto era appena stato emesso, per cui era chiaro che lo aveva appena obliterato. Il controllore lo richiama ad una maggiore attenzione per il futuro e si allontana. 
Potrei raccontare altri episodi che sono accaduti a me personalmente nella stazione di Perugia (uno per un valore complessivo di 20 centesimi), potrei sottolineare come l’obliterazione sia una necessità di Trenitalia e che, se anzichè mettere 6 persone su un piccolo regionale a fare questa pagliacciata si facessero dei controlli all’ingresso dei treni/piazzali (così come per gli aerei), l’obliterazione non avrebbe senso. Potrei dire tanto altro. Ma per meno di 3 euro sprecare tutto questo tempo… 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

4 × 3 =

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.